Drammaturgia dello spazio – per un teatro dei luoghi è un progetto che affronta una questione molto importante. Quella della relazione tra il Teatro e i Beni Culturali, al fine di affrontare la materia architettonica o paesaggistica come la partitura generatrice dell’evento spettacolattivo. Non più, dunque, gli spazi storici di città e i paesaggi utilizzati come contenitori passivi di eventi preconfezionati e a volte invasivi, bensì gli spazi quali protagonisti essi stessi della drammaturgia dello spettacolo; l’architettura “scritturata” come portatrice di un racconto la cui trama risulti determinante per la creazione della messa in scena. Da quanto illustrato, la funzione del progetto diviene duplice: esso offrirà ai futuri interpreti, ai progettisti e agli operatori, gli strumenti estetici e la sapienza tecnica necessari a intervenire creativamente, con la dovuta sensibilità e nel rispetto delle preesistenze architettoniche; inoltre esso stimolerà nello spettatore, nuove opportunità percettive attraverso cui rivisitare criticamente gli spazi delle azioni, offrire altresì al pubblico nuove modalità sensoriali grazie alle sollecitazioni provenienti dalla luce, dalle immagini, dalle azioni, di cui si comporrà l’opera di “Teatro/Architettura”.

Il progetto coniuga due particolari aspetti dei luoghi della città di Firenze: quello storico grazie al coinvolgimento di importanti monumenti della città, e quello contemporaneo intervenendo su uno spazio come il Tenax, ex teatro di periferia trasformato negli anni ’80 in discoteca.

Il percorso si fondato sul una innovazione linguistica tale coniugare il teatro con l’arte e con l’architettura, grazie alla sperimentazione e all’applicazione delle nuove tecnologie audio-visuali alle arti sceniche

Progetto speciale di Teatro Studio Krypton

Ideato e diretto da Giancarlo Cauteruccio

1 settembre – 8 dicembre 2017

Piazza SS.Annunziata/ Tenax Club

La compagnia fiorentina, diretta dal regista Giancarlo Cauteruccio, ha affrontato due aspetti fondamentali dell’arte scenica: il rapporto con il palcoscenico – inteso come macchina/macchineria, spazio – naturalmente vocato alla sperimentazione/applicazione delle nuove tecnologie; e il teatro – inteso come sistema complesso di convergenza dei linguaggi espressivi e, come tale, disponibile all’intervento nello spazio fisico, all’architettura e alle relazioni tra arte e territorio. Questo percorso di visione interdisciplinare ha fatto sì che Krypton attraesse a sé generazioni di giovani che ha saputo coinvolgere nel suo lungo percorso artistico, offrendo loro concrete e tangibili opportunità formative e lavorative nei diversi ambiti delle arti. 

La sperimentazione delle nuove tecnologie intesa come laboratorio permanente per giovani artisti, tecnici, performer, ha caratterizzato la residenza di Krypton al Teatro Studio di Scandicci facendo emergere molti giovani talenti.

Drammaturgia dello Spazio è un progetto/laboratorio finalizzato alla realizzazione di opere di Teatro/Architettura e fa capo al TEARC – laboratorio sperimentale di Teatro-Architettura, fondato dal regista Giancarlo Cauteruccio con Teatro Studio Krypton nel 2014 in convenzione con il DIDA – Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.

Il progetto ha avuto due linee di intervento:

La prima è la creazione, in Piazza SS. Annunziata, della performance di Teatro/Architettura dal titolo “Muovere un cielo pieno di figure vive”, 11-12-13 ottobre ore 21, su un testo originale dedicato a Filippo Brunelleschi, allestita attraverso l’applicazione di mapping architettonici, elaborati da Alessio Bianciardi con l’aiuto degli studenti del laboratorio TEarc, che, grazie a sofisticate elaborazioni digitali, restituiscono all’importante facciata dell’Ospedale degli Innocenti una dinamica geometrica che ne ridisegna la morfologia dando vita ad uno scenario altamente spettacolare e ritmico all’interno del quale si svolgono le azioni performative. Attori, danzatori, musicisti e pattinatori sono i protagonisti di un particolare spettacolo urbano. L’attore Roberto Visconti veste i panni di Filippo Brunelleschi che, insieme agli studenti del laboratorio Tearc e coordinati da Daniele Spisa, si immerge in un particolare racconto dove i corpi, le immagini, i suoni, le voci, compenetrandosi, determinano una inedita messa in scena dal forte impatto percettivo.

I corpi dei danzatori, selezionati e coordinati da Margherita Landi, sono le “figure vive” di quella ricerca di armonia che il genio-architetto ha voluto mettere in relazione con la geometria. I corpi nella relazione con gli elementi architettonici generano il grande miracolo dell’incontro tra l’arte e la scienza che proprio da questa architettura ha preso origine. I pattinatori, selezionati e coordinati da Barbara Nutini e Luca Lallai di Fiorentina Pattinaggio, sono angeli meccanici – così come lo stesso Brunelleschi li immaginò nella sua nota macchineria per “il volo dell’Angelo” nella Chiesa di Santa Felicita – che, nel loro veloce incrociarsi, nelle loro dinamiche traiettorie, divengono l’elogio alla simmetria, al rispecchiarsi dei corpi nello spazio. La musica ,che segna la scansione ritmica del pieno e del vuoto rileggendo quel rapporto tra spazio e tempo e ridisegnando le “divine” proporzioni dell’architettura rinascimentale, è stata pensata da Andrea Mi.

Infine l’apparizione nello scenario di luce del coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino, diretto dal M° Sara Matteucci, svela l’importante storica funzione dell’Istituto degli Innocenti, nato e sviluppatosi in un’ottica di accoglienza della vita dei bambini così come viene potentemente dichiarato nella facciata architettonica dai bellissimi medaglioni scultorei di Luca Della Robbia.

Si tratta dunque di un progetto complesso che coniuga le qualità narrative del Teatro dal “luogo chiuso nella metafora”, quale è il palcoscenico, allo spazio aperto della realtà, quale è una piazza urbana, uno spazio pubblico.

La seconda fase del progetto prende il nome diPERIFERIKA Performing Art” che individua nello spazio del Tenax, nota discoteca della periferia di Firenze, un significativo simbolo della contemporaneità.

La discoteca è infatti il luogo della condivisione delle energie, attraverso la musica, il ritmo della luce, l’espressione del corpo, che ogni giovane attraversa cercando, in questa contemporanea ritualità, una possibile identità. La discoteca come luogo del contemporaneo, assume un significato particolare se si considera come spazio di alta percezione e di scambio identitario oltre che di divertimento.

Un luogo che manifesta attraverso i suoi segni e i suoi linguaggi un proprio racconto che con questo progetto si vuole ridisegnare interpretando lo spazio come architettura dinamica nella quale anche il pubblico può immergersi. La musica innovativa, il teatro più sperimentale, la performance, la video-arte, hanno trovato nel Tenax uno dei centri propulsivi.

Infatti, il progetto fonda la sua funzione principale nella realizzazione di un laboratorio nel quale un gruppo selezionato di giovani performer, artisti, architetti, ha lavorato alla messa in scena di 3 performance aperte al pubblico. Ogni serata ha una sua specifica caratteristica offendo ai giovani artisti, dalla diversa provenienza sociale, geografica e culturale, l’opportunità di esprimersi attraverso i linguaggi contemporanei dell’arte e della performance:

9 novembre LAPERCEZIONEDELNERO

16 novembre LAVIBRAZIONEDELBIANCO

23 novembre LAPRESSIONEDELROSSO

Intervenire in uno spazio/discoteca evidenzia la volontà di avvicinare i giovani all’arte e alla cultura attraverso luoghi più vicini agli interessi delle nuove generazioni. L’arte, quindi, proposta non più nei suoi luoghi deputati ma in spazi cittadini preposti ad altre funzioni.

I performer del laboratorio di movimento sono stati coordinati da Margherita Landi, le musiche originali sono composte da tre dj e producer: Fricat, LSWR e BRVA dell’etichetta Wasbridge Council, coordinati da Andre Mi, le elaborazioni visuali sono opera di due giovani artiste Francesca Pignanelli e Cecilia Lentini coordinate da Massimo Bevilacqua.

I vari progetti confermano la linea di intervento che guardano con attenzione ai temi della società contemporanea affrontati attraverso gli strumenti linguistici che caratterizzano la creazione, la formazione e il coinvolgimento di Krypton che opera costantemente e coerentemente nel rapporto con il territorio nell’intera area fiorentina.