Spettacolo rinviato al 2019
MEDEA
La deriva del corpo nella pressione del suono
dramaturg Giuliano Compagno
performer Cecilia Lentini
ambienti digitali Massimo Bevilacqua
progetto e regia Giancarlo Cauteruccio
Al tempo in cui il Verbo e il Suono dell’Eros combaciavano in un solo corpo e in un solo battito. Al mito della prima Donna estrema, che non arretrò dinanzi al Male, e infine lo superò. All’ineguagliato racconto novecentesco che inaugurava il secolo sessuale e donava alla Sensibilità femminile l’epoca del suo dominio assoluto. Da Euripide a Pierre Louÿs, passando per la liberazione del desiderio, un Corpo e un Cuore che pulsino assieme, un Kokoro (termine giapponese che significa cuore, corpo, energia) occidentale che sia possibile immaginare, sentire, vivere.
Nel suo lungo iter artistico, Cauteruccio si è misurato più volte e con successo con il mito di Medea e varie interpreti fra cui Irene Papas; in questo nuovo esperimento, come un viaggio à rebours alle radici della sua poetica, il regista si concentrerà nella costruzione di un singolare paesaggio del corpo fuori da ogni regola teatrale.