UN’UNICA GRANDE PREGHIERA
omaggio a Etty Hillesum
di Lorenzo Bertolani

Regia Fulvio Cauteruccio

Assistente alla Regia Flavia Pezzo
Progetto Visuale Massimo Bevilacqua
Consulenza Artistica Dino Castrovilli
Organizzazione Laura Bandelloni
Produzione Krypton

un monologo intenso e potente, interpretato dall’attrice Lorella Serni, dove è Etty stessa a parlare, a raccontare di sè e della sua vita in un profondo flusso di pensieri.
Si ripercorrono le tappe della sua biografia, tanto breve quanto intensa, attraverso i suoi scritti e le testimoninanze di quanti le sono stati più vicini e, attraverso di essi si conosce il suo pensiero, il suo cammino interiore, la sua aspirazione ad un mondo di pace e ritrovata tolleranza anche verso coloro che allora erano nemici e di cui Etty intuì la debolezza.

La figura e la breve vita di Etty Hillesum, la donna che ha voluto ”pensare con il cuore”, sono struggenti, il suo approdo ad una “teologia” del rifiuto dell’odio, del perdono e dell’amore verso gli altri, in primo luogo i persecutori nazisti, è una scelta di incredibile resistenza esistenziale di fronte all’orrore, alla ricerca di un senso “altro “di sé e della relazione con l’altro.
Nata a Middelburg, in Olanda, il 15 gennaio 1914, laureata in giurisprudenza, amante della lingua e della letteratura russa e delle buone letture (la Bibbia, Rilke, gli scrittori russi), dotata di una inesauribile vitalità fisica e mentale, Etty Hillesum ha la prima svolta radicale della sua vita quando conosce lo psico-chirologo Julius Spier, allievo di Jung. Grazie principalmente a Spier, di cui diviene paziente e amica, Etty riesce a intraprendere la strada che la porterà a trasformarsi e a trasformare la sua straordinaria vitalità in amore illimitato per il prossimo. La seconda svolta radicale nasce all’affermarsi del nazismo e del suo raccapricciante progetto di soppressione fisica di tutti gli ebrei; anziché rispondere con la disperazione e con il desiderio di vendetta, Etty risponde con l’amore e la visione di un mondo migliore. Sceglie così di accettare e condividere fino all’estremo la sofferenza e il destino del popolo ebraico. Pur avendo la possibilità di salvarsi, la rifiuta andando a morire ad Auschwitz il 30 novembre 1943.
La “rivoluzione” che in Etty accade, e che Etty ha voluto trasmettere, matura grazie a Spier ma soprattutto nella conoscenza e contatto profondo con Dio («la ragazza che aveva imparato a inginocchiarsi») e nel desiderio di voler essere «un'unica, grande preghiera»: cosa che ha certamente realizzato, come il suo lascito biografico, spirituale e letterario (il Diario 1941-42 e le Lettere, pubblicate in Italia da Adelphi) ci conferma.
Il poeta Lorenzo Bertolani è entrato in forte condivisione della vita e della visione di Etty Hillesum, traendo dai suoi scritti , Diario e Lettere, una drammaturgia che ne restituisce il cammino esistenziale e poetico, con un racconto vibrante e drammaticamente attuale nel suo potente invito alla pace: «Una pace futura potrà essere veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in sé stesso, se ogni uomo si sarà liberato dall’odio contro il prossimo, da trasformarlo in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore, se non è chiedere troppo» (Diario del 19 giugno 1942).
Fulvio Cauteruccio dà vita ad una regia volutamente essenziale che mira ad esaltare l’intensa interpretazione della protagonista attraversata da un potente flusso di pensieri.
La frase “abbiamo lasciato il campo cantando” scritta sulla cartolina gettata dal treno che conduce Etty ad Auschwitz chiude lo spettacolo.

“Ad ogni nuovo crimine opporre un nuovo gesto d’amore”

 

DOVE E QUANDO

info e prenotazioni

 

26 SETTEMBRE 2024 ore 20.00
PIAZZALE ABBAZIA DI SAN MINIATO AL MONTE
organizzazione@teatrostudiokrypton.it 

 

10 luglio 2024 ore 20.45
Giardino del Pomario
Castello dell’Acciaiolo, via Pantin, Scandicci (FI)